La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2192 del 2015, ha affermato la penale responsabilità, per la morte di un paziente, dell’infermiere coordinatore che non aveva segnalato al medico l’erronea prescrizione di un farmaco contenente un principio attivo che sapeva essere dannoso per il paziente stesso. Rivestendo una specifica posizione di garanzia, l’imputato aveva precisi doveri di organizzazione, di gestione, di sovraintendimento e di segnalazione: pertanto, a conoscenza dell’allergia sofferta dal paziente, aveva colpevolmente omesso di segnalare l’erronea prescrizione del farmaco e di sottoporre ad una nuova verifica, o ad un più accurato controllo, la documentazione clinica relativa al paziente.