La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 35334 del 24 agosto 2015, confermando l’orientamento ormai consolidato nelle precedenti pronunce, ha affermato che ai fini dell’affermazione della penale responsabilità per il reato di guida in stato di alterazione psico-fisica, l’esito positivo dell’analisi chimica delle urine non è sufficiente se non è accompagnato da una visita medica di supporto che accerti che il conducente abbia effettivamente guidato sotto l’effetto di stupefacenti.
L’accertamento dello stato di alterazione, durante la guida, conseguente all’assunzione di alcool o droghe
Lo stato di ebbrezza viene accertato dalle Forze dell’Ordine sottoponendo gli utenti della strada, ad alcooltest; e ciò avviene mediante l’impiego di un etilometro elettronico, ossia uno strumento in grado di rilevare nell’aria espirata la presenza di etanolo, il quale
Guida in stato di alterazione psico-fisica per l’uso di sostanze stupefacenti
La normativa Il Codice della Strada (decreto legislativo del 30 aprile 1992, n. 285), oltre alla guida sotto l’influenza dell’alcool (di cui si è trattato nell’approfondimento “Guida in stato di ebbrezza”), sanziona all’art. 187 chiunque si pone alla guida in